SONATE INEDITE DI TOMASO ALBINONI (1671-1751)
L’opera 3 di Tomaso Giovanni Albinoni, stampata a Venezia da Giuseppe Sala nel 1701, è arrivata fino a noi con il nome di Balletti a Tre. Questo termine, oggi desueto, ha probabilmente contribuito in epoca moderna a far rimanere in ombra quest’opera, che per forma musicale e qualità compositiva è del tutto assimilabile alle Sonate a Tre op.4 di Corelli (1694) e alle Sonate da Camera a Tre op.1 di Vivaldi (1705).
Ad oggi dell’opera 3 di Albinoni, composta da dodici sonate, manca del tutto nel panorama discografico una registrazione con strumenti d’epoca, ma anche, sostanzialmente, delle incisioni meno filologiche e un’edizione critica della partitura. In vista del 350° anniversario della nascita del compositore (8 giugno 2021), l’ensemble “Armonia delle Cetre” ha intrapreso un progetto che prevede l’incisione con strumenti originali e la pubblicazione di un’edizione critica della partitura di quest’opera.
Nelle parti separate delle edizioni settecentesche a nostra disposizione, la parte del basso continuo riporta la dicitura “Organo”: non era inusuale, infatti, trovare l’organo annoverato fra gli strumenti del Continuo, anche per le composizioni non esplicitamente destinate alla chiesa. Questa indicazione ci ha stimolati ad immaginare un Continuo ricco e flessibile, che possa adattarsi ai diversi caratteri espressi nell’opera terza di Albinoni, dai soavi adagi dei preludi, alla dinamicità delle gavotte, passando per il virtuosismo di molte correnti e gighe alla profondità delle lente allemande in minore. A formare il Continuo saranno infatti ben quattro strumenti: violoncello, clavicembalo, organo e tiorba, che potranno essere utilizzati, a seconda delle esigenze espressive, tutti insieme o in diverse configurazioni, in modo tale da conferire maggiore varietà timbrica ed esaltare al meglio le caratteristiche di ciascun movimento.
Tutti i musicisti coinvolti suoneranno su strumenti originali o copie fedeli dell’epoca. In particolar modo, i due violini utilizzati per la registrazione sono riproduzioni di due strumenti settecenteschi veneti: Matteo Goffriller (1700) e Santo Serafino (1735), entrambi realizzati dal talentuoso liutaio di Lipsia André Mehler, specializzato nella costruzione di fedeli riproduzioni di strumenti barocchi veneti. Tutto ciò, unito all’attenzione e al rispetto per la prassi esecutiva specifica dell’epoca e della zona geografica, con diminuzioni in stile veneziano, garantirà un risultato di grande interesse storico e di alta godibilità musicale.
Ensemble “Armonia delle Cetre”
Violino I – Matteo Saccà
Violino II – Rossella Pugliano
Violoncello – Valeria Brunelli
Tiorba – Andrea Benucci
Clavicembalo – Giacomo Benedetti
Organo portativo – Cecilia Iannandrea
Konzert Opera Florenz – Cappella musicale di Santa Felicita
Direttore Giacomo Benedetti
Sonata op.3 n.6 in Fa maggiore
I. Preludio, Largo
II. Allemanda, Allegro
III. Sarabanda, Allegro Assai
IV. Gavotta, Presto
Sonata op.3 n.5 in Re minore
I. Allemanda, Largo Appoggiato
II. Corrente, Allegro
III. Giga, Allegro
Sonata op.3 n.12 in Sib maggiore
I. Preludio, Largo
II. Allemanda, Allegro
III. Corrente, Allegro
IV. Giga, Allegro
Sonata op.3 n.9 in Sol minore
I. Preludio, Largo
II. Allemanda, Allegro
III. Sarabanda, Allegro
IV. Gavotta, Allegro
Sonata op.3 n.7 in Re maggiore
I. Preludio, Largo
II. Allemanda, Allegro
III. Corrente, Allegro
IV. Sarabanda, Allegro
Sonata op.3 n.11 in La minore
I. Allemanda, Larghetto
II. Sarabanda, Allegro
III. Gavotta, Presto
L’evento avrà luogo nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid-19. Sarà richiesto il Green Pass. È obbligatorio indossare la mascherina.