SCANDALO MACHIAVELLI
Diretto e interpretato da Fulvio Cauteruccio
Tratto dal libro di Francesco Bausi Scandalo Machiavelli (Ed. Sarnus, 2014)
Presentazione
di Francesco Bausi
Il testo parte da un fatto storico: l’infamante denuncia anonima a sfondo sessuale che colpì Machiavelli nel maggio 1510, e con la quale si intendeva delegittimarlo politicamente.
Il Segretario fiorentino, che anche in precedenza era stato oggetto di simili manovre da parte dei suoi avversari, fu assolto; qui si immagina che egli, nel tentativo di smascherare i suoi accusatori e di evitare la condanna, si impegni per tre giorni in un’affannosa peregrinazione per Firenze, alla ricerca di chi possa aiutarlo a venire a capo della spinosa vicenda. Incontri e avvenimenti si susseguono a ritmo incalzante, fino all’amara, imprevedibile rivelazione finale, fornendo a Niccolò l’occasione di riflettere a fondo, come prima non aveva forse mai fatto, su sé stesso, sulla vita e sulla politica.
Il racconto si propone di offrire un’immagine complessa e bifronte di Machiavelli: l’immagine di un uomo capace di passare dalla profondità della meditazione storica e politica allo scherzo più salace, sguaiato e irriverente. Un Machiavelli bifronte, insomma: da una parte il segretario e lo scrittore, dall’altra il «Machia» (come lo chiamavano gli amici più stretti), bizzarro, burlone e scanzonato, nel quale però la disposizione al riso cela una visione pessimistica del mondo e dell’esistenza. Al centro della pièce, di conseguenza, stanno i temi del ‘doppio’ e della ‘maschera’, perché pagina dopo pagina il lettore, insieme a Machiavelli, si accorgerà che niente è come sembra, e che tutto, viceversa, è inganno e finzione.
L’azione si svolge in tre giorni, dal 28 al 30 maggio 1510 (con un breve epilogo tre giorni dopo), corrispondenti ad altrettanti ‘atti’, nei quali compaiono molteplici personaggi, tutti rigorosamente storici, con i quali Machiavelli conversa. In queste tre giornate si parte dal ‘basso’ di situazioni comiche legate alla corporeità e al lessico plebeo, si sale poi – nei capitoli centrali della seconda giornata – verso le impegnate e dotte conversazioni con alcuni dei personaggi di maggiore spicco della Firenze dell’epoca, e infine si ridiscende verso i toni grotteschi e beffardi dell’inizio.
Note di regia
di Fulvio Cauteruccio
La mise en éspace di SCANDALO MACHIAVELLI sarà un SOLO a più voci.
Vedrà l’attore e regista Fulvio Cauteruccio farsi “MATTATORE”, citando il suo Maestro Vittorio Gassman, trasformando il testo in una sorta di monologo serrato e divertente.
Si tracceranno minuziosamente tutti i caratteri dei personaggi creati ad Arte dall’Autore Francesco Bausi, tinteggiati dal loro linguaggio, che dalla profondità delle citazioni storiche e filosofiche passa allo scherzo più sguaiato e irriverente. Personaggi che vivranno, benché assenti fisicamente, con la stessa dignità del corpo SOLO in scena. Si racconteranno tre giorni fiorentini nel 1510, nei quali Niccolò Machiavelli, chiamato Machia amichevolmente dai suoi amici, fu accusato di uno scandalo sessuale , e dove farà fronte con intelligenza alle manovre dei suoi avversari che lo vogliono vinto.
In questo primo studio Cauteruccio metterà a servizio, del testo e del pubblico, tutte le sue doti di One Man Show che lo hanno contraddistinto nella sua lunga carriera attoriale: il suo fortunato ROCCU U STORTU premiato in sede del Premio Ubu e voluto dalla RAI nella sua versione televisiva e ancora UNO, NESSUNO E CENTOMILA nel quale il suo Vitangelo Moscarda ha ammaliato, commosso e divertito il pubblico dei maggiori Teatri della penisola.