Teatro Niccolini

Via Ricasoli, 3/5
50122 Firenze (FI)
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T. +39 055 094 6404

Teatro Niccolini

L’impresa titanica di riportare a nuova vita il teatro più antico di Firenze sta cominciando a prendere forma.

Sono al nastro di partenza i lavori di restauro e ristrutturazione del Teatro Niccolini, gioiello seicentesco a due passi da piazza Duomo a Firenze, chiuso nel 1995. In questo senso hanno rassicurato Mauro e Antonio Pagliai che spiegano come “il progetto sta andando avanti anche se a fatica a causa dei costi elevati”. “A gennaio partiranno i lavori – racconta Antonio -. È tutto pronto: il progetto già c’è e anche le premesse. Dobbiamo solo capire come sia più conveniente muoversi visti gli alti costi. La struttura del teatro rimarrà così, sarebbe una follia cambiarla. Non escludo che si possa riutilizzare come cinema, prevedendo anche proiezioni per stranieri con auricolari e la possibilità di scegliere una lingua. Una volta che tutto partirà non ci vorrà molto, diciamo che entro la fine del 2008 i lavori potrebbero essere finiti”. E Mauro Pagliai aggiunge anche se non vuole rivelarne ancora il nome che “c’è già la ditta esecutrice dei lavori”. Il complesso è di cinquemila metri quadrati con una platera di 500 posti e sette affacci su via Ricasoli. Lo spazio a piano terrà diventerà una libreria, ma ci sarà spazio anche per incontri e per il teatro, che avrà una sua programmazione. A riguardo Antonio spiega che prevede l’arrivo di un direttore artistico, ma sulla sua identità ancora non si sbilancia, pur ammettendo di star riflettendo “su un’ampia lista”. “Vogliamo creare uno spazio polivalente – spiega Antonio – che non dorme mai. Ogni giorno ci deve essere qualcosa, tante iniziative. Vogliamo cercare di recuparare anche una corte di circa 200 metri quadrati che unisce il teatro alla libreria Martelli e al bar a fianco. È uno spazio interno, abbandonato a se steeso ma con potenzialità interesanti. Se trovassimo un accordo potrebbe essere condiviso, magari coprendolo con dei vetri”. “Una volta concluso – sottolinea Antonio – il teatro rappresenterà il luogo ideale che ben si concilierebbe con le iniziative legate alla nuova attività editoriale accogliendo caffè letterari e incontri”. I lavori di ristrutturazione procederanno secondo il vecchio progetto dell’architetto Andrè Benaim, che fra l’altro è anche scenografo teatrale.