Teatro Niccolini

Via Ricasoli, 3/5
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Teatro Niccolini

Teatro, centro culturale e libreria nel futuro della sala acquistata da Polistampa

Iniziano a delinearsi i progetti per la riapertura del teatro Niccolini, il più antico di Firenze, chiuso dal 1995, acquistato pochi giorni fa dall’editore Mauro Pagliai, patron di Polistampa. A primavera dovrebbero iniziare i lavori di ristrutturazione dei cinquemila metri quadri del complesso, sette affacci su via Ricasoli, uno spazio al pianoterra che diventerà una libreria, una sala per 500 posti che in futuro ospiterà soprattutto prosa, anche internazionale, e alcuni locali ricavati da due negozi e un appartamento, il tutto acquistato dagli eredi Ghezzi per una cifra top secret. Non solo un teatro nelle intenzioni dell’editore, ma un centro culturale polivalente e di respiro internazionale che resterà aperto dalla mattina fino alla notte, quando le luci del palcoscenico si spengeranno. Questo succederà in un futuro reso non troppo immediato – si parla del 2008 – per i lunghi e complessi lavori di ristrutturazione che dovrebbero procedere secondo il vecchio progetto dell’architetto Andrè Benaim, che fra l’altro è anche scenografo teatrale. «I tempi non saranno brevi – spiega Pagliai – non soltanto per l’esecuzone dei lavori (la sala giace in condizioni pessime, invasa da rovine e sporcizie, con il tetto sfondato, ndr) ma anche per i vincoli ai quali è soggetto lo storico immobile costruito nel 1652». Uno spazio enorme che, secondo le intenzioni di Mauro Pagliai, dovrà diventare un punto di riferimento culturale per quanti abitano a Firenze e per quanti vi soggiornano e contenere, oltre al teatro, una libreria (che dovrebbe essere la prima ad aprire i battenti in futuro), un caffè letterario, uno spazio per mostre ed altri convegni, oltre che un ristorante che resterà aperto per il dopospettacolo. «Non era nelle mie intenzioni acquistare un teatro – ha concluso Pagliai – cercavo uno spazio promozionale in centro per la mia casa editrice, e mi sono imbattuto in questo immobile storico. La mia scommessa è portare i fiorentini in via Ricasoli, e per questo conto anche sulla tramvia, che fermerà a poche decine di metri dal teatro». È probabile che in futuro parteciparanno al progetto anche l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze o la Coop, presenti ieri mattina, sia pure in forma privata, alla conferenza di presentazione.