Giorgetti battezza il polo teatrale fiorentino («La Repubblica»)
Dal primo febbraio dunque il teatro a Firenze non sarà più lo stesso. Il sipario si alzerà su novità fondamentali che sono figlie del dibattito in corso sul futuro dell’Eti-Ente teatrale italiano che a Firenze ha..
Riunisce Pergola, Cango, Rondò di Bacco, Niccolini. Accordo col Metastasio. Alla guida del Massimo il giovane Ventrella
Firenze fa un passo in Europa. Nasce il super-polo del teatro. Dal 1° febbraio Giorgetti guiderà un network con Pergola, Niccolini, Oriuolo, Cango, Rondò di Bacco.
L’editore fiorentino proprietario di Polistampa ha appena rilevato il Teatro Niccolini: che per la sua programmazione di prosa potrà appoggiarsi al nuovo polo
Dal primo febbraio dunque il teatro a Firenze non sarà più lo stesso. Il sipario si alzerà su novità fondamentali che sono figlie del dibattito in corso sul futuro dell’Eti-Ente teatrale italiano che a Firenze ha la proprietà e la gestione del teatro più prestigioso della città, la Pergola. Proprio la Pergola diventerà – pur salvaguardando le autonomie e le identità dei vari teatri – il fulcro di un polo teatrale cittadino che oltre al Tetaro Massimo comprenderà Cango diretto da Virgilio Sieni; l’Università degli studi di Firenze che attraverso il docente Siro Ferrone gestirà dal 2008 il restauro del Teatro dell’Oriuolo; il Rondò di Bacco dentro Palazzo Pitti che verrà restituito alla città dalla prossima primavera; il Teatro Niccolini in via Ricasoli, la sala più antica di Firenze, recentemente acquistata da Mauro Pagliai della casa editrice Polistampa che cura restauro e riapertura.
Superdirettore-manager che coordinerà questo polo teatrale sarà Marco Giorgetti, già direttore della Pergola, che ha lavorato come collaboratore del regista Maurizio Scaparro a Parigi nel progetto «Teatro des Italiens» e fino a pochi giorni fa direttore dell’Eti. Altra grande novità è costituita dal fatto che il nuovo direttore della Pergola – sempre dal 1° febbraio – sarà il trentottenne Riccardo Ventrella, attualmente vicedirettore del tetaro. Ventrella – dopo il mitico Spadoni – sarà il direttore più giovane della storia del Teatro Massimo. Sia Giorgetti che Ventrella – in una nuova configurazione dei ruoli dirigenziali – sono stati promossi dall’Eti per l’eccellente lavoro svolto. Il nuovo polo teatrale fiorentino contemplerà tradizione, innovazione, nuova drmmaturgia, formazione, linguaggi interdisciplinari.
Rapporti stretti con il Metastasio e possibilità di produrre spettacoli. La Regione potrebbe garantire nuovi fondi
Nelle intenzioni del consiglio dell’Eti il progetto dovrebbe – oltre che favorire i rapporti fra la Pergola e le sale dell’area metropolitana – ripensare ad un rapporto con il teatro Metastasio di Prato, unico stabile della Toscana. La collaborazione Pergola-Met dovrebbe superare storici antagonismi e costituire un asse Firenze-Prato, magari con produzioni in comune. Intanto il Metastasio – dopo le dimissioni di Sinisterra-Bertini è ancora senza direzione. Favorito come nuovo direttore è l’attrice Pamela Villoresi. Dietro di lei due outsider, il regista Paolo Magelli e il giovanissimo Stefano Massini.
La Pergola (nuovo direttore Ventrella) apre al pubblico un ristorante e la biblioteca Spadoni che cambierà sede
Alla Pergola ci saranno lavori di adeguamento normativo che inizieranno in primavera e termineranno a fine estate. Avrmo un atrio più accessibile e ampio, aperto all’esterno anche attraverso lo spazio ristoro. Ecco poi percorsi museali interattivi, attività di laboratorio, un rapporto costante col sistema turistico organizzato. La Biblioteca Spadoni diretta da Valerio Valoriani – spostata in fondo al vicolo della Pergola – sarà aperta al pubblico, i tanti studenti che a Firenze si occupano di storia dello spettacolo. L’onere economico di questo progetto Eti potrebbe essere condiviso in un prossimo futuro con la Regione Toscana ed altri enti territoriali interessati alla divulgazione dello spettacolo dal vivo. Forte della fiducia dell’Eti e del nuovo direttore generale Onofrio Cutaia detto Ninni, Marco Giorgetti rientra dunque a Firenze da protagonista, con deleghe importanti, fondamentali per poter continuae un lavoro di relazione mai interrotto e iniziare quello di costruzione del futuro.